Prealpi Master Show 2017

Prealpi Master Show 2017
Andrea ZIPPO Zivian, Fabio Ceschino - Audi quattro - fotografia gentilmente concessa da Marco Forese

martedì 22 dicembre 2015

Audi Sport Track Attack - L' Audi Sport Club c'era!!!



Quando i sogni diventano realtà:
Giornata 8/9-12-15
 
Non avrei immaginato che durante una normalissima giornata di lavoro mi sarebbe capitato di ricevere la chiamata del presidente del mio Club Audi con la domanda: “ Ti va di andare a Vallelunga con le audi?”. La domanda di Stefano ricevette subito risposta affermativa. Pieno di emozione corsi davanti al mio pc a prenotare il freccia rossa diretto a Roma Termini.
4 giorni dopo alle ore 10.00 della mattina ero già sul treno che mi avrebbe portato a Roma. I pensieri durante il viaggio erano tantissimi: ”Chi incontrerò?, Come saranno le auto che mi aspettano? Dovrò prendere appunti su come affrontare il tracciato di Vallunga, che fino ad oggi al massimo ho visto alla Tv o in granturismo?” Insomma tempo di riuscire a finire le domande ed ero già arrivato a destinazione. All’arrivo due ragazzi con in mano un cartello con scritto AUDI SPORT TRACK ATTACK mi aspettavano sorridenti.
Salito sullo Shuttle per l’Hotel ho passato il breve tragitto a conoscere Nicolò, un ragazzo di Milano partito come me in largo anticipo per riuscire a visitare Roma per qualche ora.
Alle 17.30 finalmente arriva Davide con cui continuiamo la nostra passeggiata per la capitale , per far passare il tempo in attesa della cena di benvenuto agli invitati all’evento.
Alle 19.00 io, Davide e Nicolò eravamo davanti all’entrata dell’hotel con gli altri partecipanti in attesa di essere accompagnati con le navette volkswagen al ristorante “molto” di Roma.
L’atmosfera era favolosa, tutti eravamo intenti a scambiarci pareri sulle vetture e non solo. Questo aspetto mi ha colpito tantissimo. Il bello dell’Audi Sport Club è che non c’è la fissa per l’auto, è un piacere che si condivide ma che porta a parlare degli argomenti più svariati.
La cena termina dopo l’intervento di Dindo Capello, che è anche Socio Onorario dell' Audi Sport Club e di Marco Werner alle ore 22.30. E’ ora di tornare in hotel e riposarsi per essere carichi per il giorno dopo.
La notte passa quasi totalmente in bianco per via dell’emozione e solo alle ore 5.30 prendo sonno.   Purtroppo, con mio terrore apro gli occhi e vedo sul mio cellulare l’ora 7:45. Di corsa mi ribalto giù dal letto, mi vesto e alle 7:55 bevo al volo un caffè bollente sulla terrazza del bellissimo hotel dove siamo alloggiati.
La sveglia sarebbe dovuta essere alle 6.30, per avere il tempo di chiudere la valigia appena aperta e di fare colazione tranquilli.
Ore 8.15 partenza per Vallelunga, il viaggio dura circa 30 minuti in cui chiacchiero con i miei oramai colleghi,di hobbies  e passioni varie.
Veniamo ricevuti dal Team Audi Sport che ci divide in tre gruppi: verde, blu e rosso. Io e Davide fortunatamente ci troviamo nello stesso. Ci viene illustrato da Dindo Capello e da Oliver Rudolph gli obbiettivi della giornata e ci vengono presentate le nuove RS6 Performance , RS7 Performance ed audi R8.
Finalmente si sale in macchina: i gruppi come sono divisi hanno tre auto e due persone per ognuna di queste. L’istruttore in prima linea marca il tracciato della pista e noi in ordinata fila indiana con le dovute distanze dobbiamo cercare di seguirlo al meglio. L’aspetto più affascinante è che ogni vettura da noi guidata si trova in contatto radio con l’audi dell’istruttore che dirige ogni lap a regola d’arte.
 Ad ogni giro, la macchina subito dietro l’istruttore Audi si sposta e fa passare davanti la vettura subito dietro di lui e cosi via per tre giri fino a conclusione della prova con la vettura.
Partiamo immediatamente con la RS7 performance e Davide è il primo alla guida. Io mi interesso principalmente a tutti i bottoni che vedo sul cruscotto futuristico della RS7 ed ovviamente li premo.
Il rumore della rs7 è davvero armonioso e la spinta che genera il poderoso 8 Cilindri a V è notevolissima. Come tipo di vettura quello che maggiormente mi colpisce è l’ergonomia dei sedili….favolosi….
Dopo i tre giri di Davide tocca a me guidare, l’emozione di guidare una vettura così è enorme. Di lei mi piace davvero tutto, ma diciamo non vedo l’ora di salire sulla macchina che fino ad oggi ho solo guardano nei depliant: RS6. A me sarebbe andato benissimo la versione “normale” ma la fortuna vuole che i modello disponibile per la giornata sia della serie performance, ossia ben 610 cv e 700Nm di coppia.
La prima cosa che faccio accesa la “mia” rs6 con vernice colore Nardò è accelerare da fermo per semplice gusto di sentirmi sballottato dal suo 8 cilindri da 4 litri.
Dopo questo piccolo preambolo, si riparte a girare per la pista di Vallelunga seguendo RS6 in pole che ad ogni giro aumenta il ritmo di marcia facendoci capire  come non perdere potenza durante una curva accompagnando la macchina all’ingresso di essa per poi scagliarla ad alta velocità in uscita guadagnando secondi preziosi.
Putroppo anche i giri in circuito con l’RS6 sono finiti e oramai si sono fatte le 12.00 quindi è ora di un break durante il quale a sorte ci viene fatta una sorpresa graditissima del team audi: giro con Rahel Frey su audi TT cup o giro con Mattias Ekström su Audi S1 Rallycroos. A me è capitato il giro con la bravissima pilota Audi e Davide è stato uno dei prescelti a girare con la mostruosa S1.
Sono le 13.30 e dopo esserci scambiati pareri sulle vetture fino ad ora provate,  si riparte a girare con la top di gamma Audi a livello di prestazioni: la R8 plus. Seduto al suo interno che rispetto alle altre è molto più spartano, la sensazione è quella di essere seduti in un bellissimo kart. Guidati dal nostro istruttore affrontiamo stavolta il tracciato di Vallelunga a velocità che per noi comuni mortali sono già elevate. L’unico pensiero che mi è passato per la testa durante gli ultimi giri con questa favolosa vettura è stato: “speriamo non finisca mai”…ma purtroppo i sogni sono belli se durano poco e così finisce anche il giro sulla R8, una macchina davvero affascinante ma rimango sempre innamorato della RS6!!!
Oramai sono quasi le 16.00 ed io e Davide dobbiamo riprendere la navetta che ci riporterà al treno per poi tornare a casa. Prima di ripartire mi infilo una tuta ignifuga ovviamente marcata Audi e salgo con Rahel Frey per provare le emozioni di girare in pista con un vero Pilota.
Allacciata la cintura  a 5 punti si parte per 1 giro da urlo: Ogni curva sembrava sempre troppo vicina, ogni frenata troppo ritardata ed ogni sterzata troppo anticipata eppure, è stato il giro più bello della mia vita. Sono sceso da quella TT con il cuore a 1000 ed il desiderio di non tornare più a casa.
Il viaggio di ritorno è stato all’insegna del sorriso da ebete che si stampa sulla faccia di ogni persona quando è felice e soddisfatta. 

Spero di poter vivere con il mio Club altre favolose esperienze come quella appena trascorsa.

RB

mercoledì 28 ottobre 2015

La carriera di Audi Sport Italia celebrata ad Auto e Moto d'Epoca 2015 dall' Audi Sport Club - Italia



Domenica si è conclusa la settima partecipazione dell' Audi Sport Club - Italia alla trentaduesima edizione della fiera Auto e Moto d'Epoca di Padova, l'evento dedicato alle auto storiche più importante a livello italiano e non solo, una rassegna che già dal giovedì, giornata di preapertura e dedicata soprattutto agli operatori del settore, ha fatto percepire chiaramente il notevole interesse, costantemente in crescita, per l'auto d'epoca declinata in tutte le sue forme. 

The seventh Audi Sport Club-Italy of the 32nd historic cars and motors fair in Padova city.One of the most important event regarding historic cars, not only in Italy but also in other countries.

On Thursday there was the pre-opening, that was dedicated to the industry. The clear interest for historic cars has been perceived by this moment and was constantly growing for all its forms declined.



Quest'anno come già ampiamente annunciato, lo stand Audi Sport Club - Italia è stato dedicato alla vincente carriera di Audi Sport Italia, dagli esordi dei primi anni '80 col nome di Audi Sport Europa Team alla storia moderna con le vetture impiegate nel Campionato Italiano GT, con Emilio Radaelli e Roberta Gremignani, come ospiti d'onore.

This year, as already announced, the Audi Sport Club Stand Italia stand was dedicated to the successful career of Audy Sport Italia, starting from the beginning of 80’s  - under the name of Audi Sport Team Europe to modern history, with the cars that have been used in the Italian Championship GT. Emilio Radaelli and Roberta Gremignani were there as honor guest too.


La scelta delle vetture esposte ha permesso agli appassionati di ripercorrere le tappe più importanti di Audi Sport Italia, dagli esordi con l' Audi 80 Gruppo A, che prima di essere impiegata da Audi Sport Europa Team, aveva portato sul secondo gradino più alto del podio Stig Blomqvist al Rally di Svezia del 1982 e che dal 1985 venne impiegata dalla neonata scuderia di Emilio Radaelli per correre il campionato italiano rally nel 1985. Ne nacque la sfida per la corona Gruppo A forse più combattuta della storia del tricolore rally, tra Audi Sport Europa Team e la squadra di riferimento Fiat: il Jolly Club, alla fine vinta dal romagnolo Bruno Bentivogli con la trazione integrale della casa di Ingolstadt.


The choice of cars on display has allowed fans to retrace the most important Audi Sport Italy phases: from the early beginning with Audi 80’s Group A. Before been employed by Audi Sport team Europe, it has brought Stig Blomqvist to Sveden Rally in 1982 and it was employed from  1985 Emilio Radaelli team to run the Italian Rally Championship. Here started the war to win the A Group Crown, between Audi Sport Europe team an Fiat team: the Jolly Club has been won by Bruno Bentivogli with a Ingolstadt home made four-weel drive.

Al suo fianco un'altra protagonista della storia di Audi Sport Europa Team, quella che la stessa Roberta Gremignani ha definito: "la mamma", l' Audi quattro Gruppo B, la vettura senza la quale non sarebbe nato dapprima Audi Sport Europa Team e successivamente Audi Sport Italia. Tale vettura era stata affidata dal 1984 a Michele Cinotto con lo stesso Emilio Radaelli al suo fianco ed in seguito ad Harald Demuth che si affermò in numerose gare in Europa. L'epopea di questa Audi quattro durò fino al 1987 con alcune apparizioni con al volante l'allora promessa Paola De Martini. 

There was on its side another Audi Sport Europe team protagonist, what Roberta Gremignani called “mom”: the Audi 4 Group B. Without this car there wouldn’t have born the Audi Sport Europe Team first and Audi Sport Italy after. This vehicle was given to Michele Cinotto and Emilio Radaelli in 1984; after them  Harald Demuth too, who emerged in many competitions in Italy and Europe. The saga of this Audi car lasted until 1987 with the drive of Paola Martini appearances.

Al centro dello stand i numerosi visitatori hanno potuto ammirare l'anello di congiunzione tra il passato rallystico ed il presente "pistaiolo" di Audi Sport Italia, una stupenda Audi 90 quattro gruppo A che dopo aver dimostrato la sua efficacia, affidabilità e robustezza nel Campionato del Mondo Rallye si decise di impiegare nel 1991 nel Campionato Africano FIA dopo i positivi "assaggi" nel rally del Bandama e dello Zimbabwe del 1989. La vettura fu affidata a piloti locali come Abe Smit e Patrice Servant affiancati dall'italiano Aldo Riva, che esordì al Safari dello Zaire venendo subito contagiato dal fascino di quel tipo di competizioni. A fine della stagione Aldo Riva si impose nel Rally del Burundi, un successo che bissato la stagione successiva, insieme alle vittorie in Zimbabwe e Zambia, diede al romagnolo il titolo, cui l'anno dopo seguirono i primi posti nelle graduatorie Marche e Copiloti. Tali vittorie, conquistate in un campionato così difficile ed impegnativo come quello Africano, risultarono come una conferma anche per il marchio Audi e per la stessa trazione quattro che dopo aver dimostrato l'eccellenza nei rally degli anni '80 ora potevano vantare anche i successi nelle difficili corse africane.

In the center of the stand numerous visitors had the chance to see the link between past rally and present circuit of Audi Sport Italia: a beautiful Audi 90 four group A. After proving its effectiveness, reliability and robustness in the Championship World Rally it was decided to use it in 1991 for the African Championship FIA, because it gave some positive bites in Bandama and Zimbabwe rallies in 1989. It was given to local driver Abe Smit and Petrice Servant with the support of the Italian Aldo Riva, who begun his career with Zaire Safari coming soon infected by this kind of competitions.

At the end of the season Mr. Aldo Riva prevailed in the Burundi Rally and gained a repeated success in the following season. This goal and the victory in Zimbabwe and Burundi  permitted him to gain the title, after which the year after he become the March and Copiloti winner. This kind of victory, became in a so difficult championship like the African one, have been considered as a confirmation even for Audi and 4 wheel traction. That permitted not only to demonstrate its excellence in the 80’s rallies, but also in the Africa competitions.


La storia più recente di Audi Sport Italia si è potuta ammirare nella parte destra dello stand ed erano due vetture così simili ma anche così diverse, la prima un' Audi 80 quattro Competition del 1994, con la quale Emanuele Pirro conquistò il Campionato Piloti Superturismo e Dindo Capello iniziò la sua vincente carriera a bordo delle vetture con i quattro anelli vincendo la sua prima competizione al Mugello sotto una pioggia scrosciante.



Una vettura fortemente voluta e supportata dall'importatore, al fine di dimostrare le notevoli doti della trazione quattro in una scontro diretto con i marchi concorrenti nelle competizioni su pista e rendendo chiara la sua superiorità sui fondi bagnati.





Al suo fianco la recentissima Audi R8 LMS ultra impiegata nel Campionato Italiano GT con la coppia Marco Mapelli ed Andrea Amici, giunta seconda al termine della stagione GT3 e con la coppia Emanuele Zonzini e Dindo Capello che ha terminato la sua carriera agonistica giungendo terzo nell'ultima gara del campionato, proprio sul circuito del Mugello, dove 21 anni prima aveva colto la prima vittoria a bordo di una vettura Audi della squadra di Emilio Radaelli.

On the right side of the fair we could be able to admire the Audi Sport Italia recent history. There were two vehicles so similar and so different: one was the first Audi 80 four Competition of 1994, with which Emanuele  Pirro won the Driver Superturism Championship and Dindo Capello begun his winning career from a rainy Mugello. A car that was strongly supported by the importer, to make clear its powerful 4 wheel drive in a direct match with the most important brands   on a wet surface.

Next to it, the very recent Audi R8 LMS, that was used in the Italian GT Championship with the couple Mario Mapelli and Andrea Amici, which arrived as second place in the end of GT3 season with Emanuele Zonzini and Dindo Capello drivers. He finished his racing career with a third place in the last season his own circuit “Mugello”, the same place where 21 years ago he had his first victory on one of Emilio Radaelli team vehicle.

Durante la quattro giorni di fiera gli ospiti sono stati numerosissimi, legati al mondo Audi Sport Italia oppure amici e Soci dell' Audi Sport Club - Italia, felici di poter rendere omaggio a due figure come Emilio Radaelli e Roberta Gremignani che tanto hanno dato agli appassionati dei motori ed in particolar modo dei quattro anelli e con cui hanno condiviso numerosi momenti della loro carriera; è stato quindi inevitabile essere affascinati dai numerosissimi racconti ed aneddoti, legati al mondo dei motori e non.

During the four-days fair were numerous tourists, who was related with Audi Sport Italia world or were friends and members of Audi Sport Club – Italy, happy to give their tributes to Emilio Radaelli and Roberta Gremignani. They gave so much to the motors and 4four rings fans sharing with them engine stories.

E' stato particolarmente interessante ascoltare il dott.Antonio Cerlenizza, ex Direttore di Audi Italia, che ha spiegato come sia nata e si sia consolidata la collaborazione tra Audi Sport Italia e la stessa Audi Italia, i racconti del pilota Aldo Riva in merito al Campionato Africano FIA ed i numerosi aneddoti descritti dalla stessa Roberta Gremignani che ha fatto pienamente comprendere quanto lavoro e sacrifici ci siano alle spalle dei tanti successi ottenuti.


It was particularly interesting to hear Mr. Antonio Cerlenizza, the Former Director of Audi Italia, who explained how the joint venture  between Audi Sport Italia and Audi Italia was born and get even more solid. Aldo Riva told about African Championship FIA and many stories were spoken out from Roberta Gremignani. She was able to completely explain how difficult was to gain so many goals during the time.

La lista degli ospiti è lunga, l'ex pilota Tamara Vidali che corse con i colori Audi Sport Italia dall'inizio degli anni '90, l'ex pilota Giorgio Sanna, ora responsabile Motorsport per Lamborghini che corse in coppia con Filipe Albuquerque, anche lui presente ed attuale pilota Audi Sport nel campionato WEC, con l' Audi R8 nel campionato GT3 del 2009 con Audi Sport Italia, Dieter Gass, responsabile del programma DTM per Audi Sport, i piloti Marco Mapelli, Emanuele Zonzini ed Andrea Amici, attuali piloti del campionato italiano GT assieme a Dindo Capello, purtroppo non presente a seguito di precedenti impegni in Spagna.

The list of guest is long:

Tamara Vivaldi, who drove with Audi Sport Italia colours from the early beginning of 90’s; Giorgio Senna exdriver and now lamborgini Motorsport manager; he drove with Filipe Albuquerque and now is the pilot of Audi Sport WEC championship, with the Audi R8 IN GT3 Championship in 2009; Dieter Gass, Audi Sport DTM program manager; The drivers Marco Mapelli, Emanuele Zonzini; Andrea Amici was unfortunately absent because of its duties in Spain.

Oltre agli ospiti legati alla celebrazione della carriera di Audi Sport Italia, sono stati presenti allo stand ed alla cena di gala presso Villa Trissino Marzotto anche il Direttore di Audi Tradition Thomas Frank che è rimasto affascinato ed impressionato dal notevole interesse e dalla convivialità facilmente palpabile tra i numerosi Soci presenti ed i vari illustri ospiti, come: Christian Geistdoerfer, presente ormai da cinque anni allo stand Audi Sport Club - Italia ed a tutti gli effetti un vero e proprio Socio del Club, o Stig Blomqvist che è stato felicissimo di partecipare anche quest'anno all'incontro di Padova.
Importante anche la partecipazione della delegazione Audi Italia che ha potuto toccare con mano i risultati ottenuti dal Club e vivere da vicino l'atmosfera dell'evento, presenti allo stand il neo Direttore dell'ufficio stampa Audi Massimiliano Lo Bosco, il responsabile vendite Audi Pierantonio Vianello ed il responsabile del programma Audi prima scelta Plus Gianluca Miorelli.



In addition to the guest related to Audi Sport Italia celebration, there was also present Thomas Frank, the Director of Audi tradition, in Villa Trissino Marzotto location.

He has been fashinated and impressed by the great interest; the conviviality was easily palpable between the shareholders there and many guests, such as: Christian Geistdorfer. He has been present for five years in the Audi Sport Club – Italia stand and is a real member. Stig Blomqvist was very happy to take part of this meeting in Padova.

The participation of the Italian delegation was also relevant, Audi was able to touch the results become by the Club and feel the event atmosphere. There were the new Audi Press Director, Massimiliano Lo Bosco; the Audi Sales Manager   Pierantonio Vianello and the Audi First Choice Plus  program manager Gianluca Miorelli.

Durante la giornata di sabato presso lo stand Audi Sport Club - Italia si è svolta anche la consegna delle tessere onorarie a cinque nuovi Soci d'eccezione: Tamara Vidali, che dal 2012 partecipa con entusiasmo alle iniziative del Club, tanto da essere stata madrina della prima edizione del 2015 de: "Le Strade Dei quattro Anelli"; Stig Blomqvist, intervenuto anche quest'anno all'evento di Padova dimostrando un grande affetto nei confronti del Club; Fabrizio Tamburini, ex collaudatore Alfa Romeo, una figura quindi assolutamente non legata al mondo a quattro anelli ma che dal 2012, proprio grazie a Tamara Vidali, si può considerare a tutti gli effetti un amico e Socio del Club; da ultimi, non certamente per importanza, sono stati investiti della carica di Soci Onorari dell' Audi Sport Club - Italia, Roberta Gremignani ed Emilio Radaelli, che già nel 2013 ed anche in questa edizione sono stati generosissimi e disponibilissimi nell'aiutare il Club a realizzare questo importante ed impegnativo progetto.

Anche questa settima partecipazione dell' Audi Sport Club - Italia alla fiera Auto e Moto d'Epoca di Padova è stata un'occasione per far conoscere ai numerosi appassionati uno spaccato del mondo Audi, come preannuciato non ci si è rivolti ad una semplice figura, ma ad una scuderia, ad un team che negli anni ha dato numerose soddisfazioni agli appassionati del marchio di Ingolstadt e che ha anche dato gli strumenti a numerosi piloti di affermarsi nel mondo delle corse permettendogli di mettersi in luce ed ottenendo ottimi risultati.

During Saturday in Audi Sport Club Stand Italia took place the honorary cards delivery for five new members: Tania Vidali, who is an enthusiastic element from 2012 of the Club, so that she was the “Four Rings Ways” godmother in first edition 2015; Stig Blomqist spoke this year in Padova, to demonstrate his strong attachment for the Club; Fabrizio Tamburini, test driver of Alfa Romeo, that from 2012, thanks to tamara Vidali, is considered as a real member and friend of the Club. In the end of the list, but important the same, received the honorary title of Audi Sport Club  - Italia also Roberta Gremignai and Emilio Radaelli, who in 2013 and in this edition were generous and full disposal in helping the Club to realize this important and relevant project.

The participation Audi Sport Club – Italia in seventh edition of historic Cars and Motors Padua fair let know another important piece of Audi World to the fans. As announced before, the aim was to deal not only with simple figure, but also to the team. A team that during years gave many satisfactions to the Ingolstad brand fans and let many drivers reach visibility and gain many great goals.


Per l' Audi Sport Club - Italia era giusto puntare l'attenzione su un progetto iniziato oltre trent'anni fa con l' Audi Sport Europa Team poi trasformatosi in Audi Sport Italia e che ha due persone chiave al suo interno, Emilio Radaelli e Roberta Gremignani, braccia, mente e cuore di questa avventura. 



For Audi Sport Club Italia was right to focus the attention on a project, that began over thirty years ago with the Audi Sport Europe Team and become Audi Sport Italia with two key protagonists: Emilio Radaelli e Roberta Gremignani, who are the harms, the heart and soul of this adventure.






domenica 11 ottobre 2015

Mancano solo 10 giorni ad Auto e Moto d'Epoca 2015, ecco svelate alcune protagoniste

Mancano solo 10 giorni alla settima partecipazione dell' Audi Sport Club - Italia alla fiera Auto e Moto d'Epoca di Padova che si svolgerà da giovedì 22 a domenica 25 e che si preannuncia come ogni anno un punto d'incontro per gli appassionati delle auto e moto storiche provenienti da tutto il mondo.

Quest'anno come già annunciato lo stand sarà dedicato ad una unione, cioè al legame che Emilio Radaelli e la moglie Roberta Gremignani stanno portando avanti con la casa di Ingolstadt dal lontano 1983 con la nascita dapprima dell' Audi Sport Europa Team e successivamente con la conversioni in Audi Sport Italia.

Le vetture che verranno presentate saranno i simboli della carriera trentennale della scuderia di Nibbiola ed avranno a fianco anche i protagonisti che le hanno condotte rendendole leggendarie, nomi non vogliamo farne ma possiamo anticiparvi che ognuna avrà vicino...un pilota adatto.

Audi 80 quattro Gruppo A

Presentata nel dicembre del 1982, era il modello che puntava a rendere accessibile al più vasto pubblico il concetto-quattro, peraltro rivelando subito un interessante e quasi inatteso potenziale sportivo. Al rally di Svezia valido per il mondiale FIA 1983 il team ufficiale iscriveva la 80 quattro oggi facente parte della collezione di Emilio Radaelli e sulla neve uno straordinario Stig Blomqvist giungeva secondo assoluto a soli 47" dalla Quattro A1 di Hannu Mikkola. A inizio '85 Radaelli ottenne da Ingolstadt la vettura (che era stata lasciata a lungo silenziosa in un parcheggio dopo il successo di classe al Montecarlo 1984 con Bernard Darniche) per affiancare all'attività nell'Europeo con la quattro un impegno nazionale: ne nacque la sfida per la corona Gruppo A forse più combattuta della storia del tricolore rally tra Audi Sport Europa Team e la squadra di riferimento Fiat: il Jolly Club, alla fine vinta dal romagnolo Bruno Bentivogli con la trazione integrale. La vettura usciva di scena a testa alta nel 1986 dapprima con la vittoria assoluta di Bentivogli al rally di Sassari, poi accompagnando all'esordio con la marca tedesca Paola De Martini e col sammarinese Gigi Canini vincitore in casa del 4° Rally dei Castelli.
(fonte: Audi Sport Italia)


Audi quattro Gruppo B

Non si può parlare di rally in casa Audi senza parlare dell'Audi quattro e lo stesso vale per l'allora neonato Audi Sport Europa Team che affidandosi dal 1984 dapprima a Michele Cinotto, che già aveva incantato i tifosi nel 1981 ed 82 e successivamente ad Harald Demuth si affermò in numerose gare in Italia ed Europa.
L'epopea di questa Audi quattro durò fino al 1987 con alcune apparizioni con al volante l'allora promessa Paola De Martini. 
foto gentilmente concessa da: Photo4


Audi 90 quattro Gruppo A

La quattro porte tedesca fin dagli esordi agonistici avvenuti nel 1988 si annunciava come una vettura che avrebbe puntato su affidabilità e robustezza, doti che le permisero all'esordio nel Campionato del Mondo al Rallye di Sanremo di concludere nei Top10 affidata a Paola De Martini. La veloce pilotessa elbana ripeté l'exploit l'anno dopo al Montecarlo e in Corsica.
Nel frattempo le esperienze lontane dall'Italia avevano reso il team conscio delle possibilità della 90 quattro in gare massacranti e dove il dinamismo dello staff fosse determinante. Dopo "assaggi" positivi ai rally del Bandama e dello Zimbabwe nel 1989 fu approntato un programma completo nel Campionato Africano FIA 1991, con piloti locali come Abe Smit e Patrice Servant affiancati dall'italiano Aldo Riva, che esordì al Safari dello Zaire venendo subito contagiato dal fascino di quel tipo di competizioni. A fine della stagione Riva si imponeva nel Rally del Burundi. Un successo che bissato la stagione successiva, insieme alle vittorie in Zimbabwe e Zambia, diede al romagnolo il titolo, cui l'anno dopo seguirono i primi posti nelle graduatorie Marche e Copiloti. La 90 Quattro della collezione di Radaelli è ancora nell'allestimento previsto per le gare africane.
(fonte: Audi Sport Italia)
 

Audi 80 competition


Il 1993 è una stagione particolare nella storia delle competizioni per Audi: avrebbe dovuto essere l'anno della grande sfida DTM contro Alfa Romeo e Mercedes, ma dissidi con la federazione e gli organizzatori avevano fatto decidere a metà dell'anno precedente di ritirare le V8 dal più noto campionato tedesco. Il modello 80, destinato a subentrare nel DTM, riceve quindi un'altra destinazione: la categoria D2 riservata ai modelli fino a due litri, poi più celebre con la denominazione di Superturismo.
Audi sceglie una soluzione tecnica insolita e particolare per affrontare la concorrenza: la trazione integrale abbinata ad un motore da 280 cavalli montato longitudinalmente. Nel 1993 schiera Frank Biela e Marc Sourd nel campionato francese, allora all'apice della fortuna ed il tedesco sorprende la concorrenza portandosi a casa il titolo contro una agguerrita opposizione.
Nel 1994 con l'arrivo del modello evoluto 80 Competition non gli riesce però il bis nella neonata ADAC Supertourenwagen Cup, che domina all'inizio ma conclude secondo. Seconda è anche la 80 di Philippe Adams in Belgio, pur vincendo più gare di tutti: sette.

In Italia l' Audi 80 Competition è il modello con cui inizia la presenza ufficiale di Audi Sport Italia sulle piste dello Stivale. Contro le Alfa Romeo 155 favorite dal pronostico pre-campionato, la concretezza ed affidabilità della trazione integrale tedesca e del suo leader Emanuele Pirro si rivelano decisive: il romano vince il titolo piloti alla penultima corsa a Varano. La poca fortuna che caratterizza invece la prima metà di stagione di Dindo Capello lo costringe ad aspettare la finale al Mugello per centrare sulla 80 Competition la prima di tantissime vittorie coi colori Audi. Ai due si affianca in tre occasioni anche Biela, che vince due corse. Ma la 80 Competition ha vita breve in Superturismo: mentre ancora si festeggiano le ultime vittorie sta già affrontando i primi test l'erede A4 quattro.
(fonte Audi Sport Italia)



lunedì 14 settembre 2015

Audi Sport Club - Italia ripercorre la carriera di Audi Sport Italia in fiera ad Auto e Moto d'Epoca 2015

Si avvicina a grandi falcate la settima partecipazione dell' Audi Sport Club alla fiera Auto e Moto d' Epoca di Padova, che si svolgerà dal 22 al 25 Ottobre.

Quest'anno il tema scelto dal Club ed a cui verrà dedicato lo stand si scosta dalle scelte del passato, non sarà la celebrazione di un evento, come avvenuto in occasione delle edizioni del 2012 e 2014 in cui lo stand ripercorreva nel primo caso i 30 anni dalla prima vittoria nel campionato del mondo piloti grazie ad Hannu Mikkola ed Arne Hertz su Audi quattro mentre nel secondo la vittoria nello stesso anno sia del campionato del mondo costruttori sia piloti con Stig Blomqvist e Bjorn Cederberg.

Lo stand non ripercorrerà neanche la carriera di un singolo pilota, come avvenne nel 2013 con Dindo Capello, ma sarà dedicato ad una "unione", al legame che anni orsono è nato tra la coppia Emilio Radaelli e Roberta Gremignani ed i quattro anelli.



Lo stand ripercorrerà questa unione che tante soddisfazioni ha portato agli appassionati del marchio di Ingolstadt e che ha visto primeggiare i quattro anelli sul gradino più alto del podio non solamente in Italia ed Europa ma anche a livello mondiale.







Un legame iniziato nel 1983 quando i vertici sportivi Audi proposero ad Emilio Radaelli, che dal 1981 come co-pilota di Michele Cinotto era stato impegnato nel Campionato Italiano Rally e Mondiale su un' Audi quattro, di gestire una propria squadra, dando così vita ad Audi Sport Team Europa, squadra che parteciperà al campionato rally italiano ed europeo allestendo Audi coupè ed Audi 80 quattro, vetture che risulteranno molto competitive e che mieteranno numerosi successi.

Negli anni, oltre agli ottimi rapporti con Audi si affiancheranno anche quelli con l'importatore Autogerma e grazie al suo supporto, l' Audi 90 quattro di Paola De Martini conquisterà numerosi successi in Italia, Europa e nel Campionato del Mondo, inoltre l' Audi 90 quattro ed il team gestito da Emilio Radaelli assicureranno alla casa dei quattro anelli cinque titoli FIA nel campionato africano: con il pilota Aldo Riva nel 1992, campionato marche nel 1992 e 1993 e co-piloti nel 1992 e 1993.

Negli anni successivi l'interesse dell'importatore italiano spinge Emilio Radaelli, sempre accompagnato dalla moglie ed ex-pilota Roberta Gremignani a dedicarsi alle competizioni in circuito, portando alla vittoria nella propria categoria del campionato turismo del 1989 Michele Rayneri già alla stagione d'esordio.
La squadra diventa il trampolino di lancio per due piloti destinati ad una grandissima carriera: Dindo Capello e Tamara Vidali, il primo campione italiano turismo e la seconda campionessa femminile entrambi su Golf nel campionato del 1990.



Nel 1994 la squadra assume la denominazione Audi Sport Italia. Il debutto della casa di Ingolstadt in Italia con la 80 quattro Competition è subito vincente col primo titolo italiano Superturismo. Per il team arriva poi la tripletta, con Emanuele Pirro autore del bis nel 1995 sulla imbattibile A4 quattro e Capello protagonista vincente della stagione 1996.

 



Negli anni Audi Sport Italia diventa un punto di riferimento per l'importatore in merito alle attività sportive dei marchi a lei collegati e nel 2006 dopo 6 anni di pausa Audi riprende l'attività agonistica in Italia e le trazioni integrali RS 4 ottengono sette vittorie in otto partecipazioni consegnando il primato nella classifica team ad Audi Sport Italia. Gianni Morbidelli entra nel team l'anno successivo e vincendo sei corse consecutive conquista il titolo di Campione Italiano piloti, confermandosi nella stagione 2008. Nel 2012 alla RS 4 subentra la nuova RS 5, con cui il giovane svedese Johan Kristoffersson porta a casa tutti e tre i titoli Superstars in palio; la stagione seguente altri tre titoli grazie alla RS 5 premiano Morbidelli, campione internazionale ed italiano ed Audi Sport Italia vittoriosa con il trofeo team.
 
Quando Audi ha iniziato a credere nel potenziale delle competizioni Gran Turismo, il team è stato subito selezionato tra quelli che hanno contribuito a far crescere e vincere la R8 LMS nella categoria GT3. Alla grande messe di successi internazionali di questo modello, nel 2011 si è aggiunto il titolo tricolore piloti conquistato da Marco Bonanomi. Audi Sport Italia ha poi continuato a schierare la versione più recente R8 LMS ultra correndo da protagonista nel GT tricolore.



Insomma avrete facilmente dedotto che il materiale per allestire un bellissimo stand c'è tutto, grazie ad una carriera nel mondo delle corse che va dai rally alla pista.
Ora non resta che aspettare giovedì 22 Ottobre per poterlo ammirare ed essere accompagnati a rivivere questa sfavillante carriera.

giovedì 30 luglio 2015

Eifel Rallye Festival, tre giorni tra le leggende dei rally.

Siete appassionati di Rally? Vi si stringe un nodo in gola quando ripensate ai mostruosi Gruppo B degli anni '80? Considerate gli anni '70 come la "golden era" dei rally?

Bene, il posto giusto dove dovevate trovarvi il finesettimana scorso era Daun, un paesino collinare di 8000 abitanti che si trova sull' altopiano dell' Eifel, in Renania, Germania occidentale, dove è andata in scena la quinta edizione dell' Eifel Rallye Festival!
Per noi dell' Audi Sport Club era la prima partecipazione, purtroppo solo da spettatori, ma non abbiamo di che rammaricarci, lo spettacolo è stato inequivocabilmente adrenalinico comunque! 




Già dal nostro arrivo, giovedì sera, si è capito che l'atmosfera era intrisa di passione. 
Tutto il paese era coinvolto in questo spettacolare evento che per tre giorni monopolizza il centro e le colline circostanti in una continua sfilata di vetture. Mezzi che all'epoca molti hanno avuto la fortuna di vedere spinti al massimo dal vivo mentre i più si sono dovuti accontentare di ammirarli solo grazie ai filmati su youtube!










Tornando al nostro viaggio di quattro giorni, il tutto è stato ben al di sopra delle aspettative.
Siamo partiti in tre, con il bagagliaio stracolmo, giovedì mattina a bordo di una versatile Audi A4 allroad 2.0tdi, messaci a disposizione gentilmente da Audi Italia. La vettura si è dimostrata assolutamente comoda e soprattutto parca nei consumi, ha preteso infatti circa 6 litri e mezzo di gasolio ogni 100km, praticamente un consumo di 16km con un litro, veramente una manna dal cielo calcolando che abbiamo percorso oltre 2500km in 4 giorni.

Lungo il viaggio ci eravamo prefissati un'altra tappa!
Una visitina rapida alla nuova sede di Audi Sport a Neuburg an der Donau, vicino ad Ingolstadt, non potevamo evitarla!
Abbiamo potuto vedere da vicino la TT impegnata nella TT Cup e la nuova R8, una vera e propria supercar sempre più muscolosa. Inoltre abbiamo osservato gli ospiti che testavano le vetture in una parte per l'occasione allagata del circuito, circuito che si snoda sia su asfalto sia su sterrato e dove vengono sviluppate tutte le vetture con i quattro anelli che quando si sfidano in pista, tanto fanno emozionare noi appassionati!

Dopo questo primo assaggio di cavalli, siamo ripartiti in direzione nord ovest e rallentati solo da qualche coda per i numerosi lavori in corso siamo finalmente giunti a Daun.
Parcheggiata la macchina in pieno centro già avevamo capito l'aria che tirava: motori, passione e leggende!
Sì proprio leggende, sia su quattro ruote sia su due gambe. Abbiamo fatto un rapido giro del parco assistenza, tra auto assolutamente originali e repliche di altissimo livello.
Ad esempio, non capita spesso di poter vedere la Ford Sierra RS Cosworth gr.A del 1988 con cui Stig Blomqvist vinse il Rally del Portogallo e che lui stesso avrebbe riguidato il giorno successivo.
Oppure ammirare la stessa Audi Sport quattro gr.B che vinse il Rally di Montecarlo del 1985 con Walter Röhrl e Christian Geistdörfer, che ora è allestita con la livrea del San Remo, portata direttamente da Audi Tradition e che abbiamo avuto il piacere di esporre nel nostro stand in fiera ad Auto e Moto d' Epoca nel 2012.
Poi ci siamo mescolati alla festa successiva allo shakedown tra piloti, panini con la cotoletta e birra a fiumi, l'autista designato era ovviamente particolarmente affranto per questo.
In questa atmosfera capitava di camminare in mezzo a personaggi che hanno fatto la storia dei rally come Christian Geistdörfer, organizzatore e promotore dell'evento sempre gentilissimo nei nostri confronti e da non dimenticare, campione del mondo rally nel 1980 ed 1982 assieme a Walter Röhrl, anche lui presente e sempre disponibile con i propri fans; Sandro Munari con il fido navigatore Piero Sodano, mattatori con la Lancia Stratos negli anni '70; Timo Salonen, leggendario con la Peugeot 205 T16 ed un altro equipaggio storico: Hannu Mikkola ed Arne Hertz, campioni del mondo anche loro nel 1983 con l' Audi quattro A2.
La serata ci aveva già fatto capire l'atmosfera amichevole e familiare che ci sarebbe stata nei giorni successivi.

Venerdì mattina, dopo un meritato riposo, come da programma siamo ritornati in centro a Daun da dove le vetture avrebbero lasciato il palco alle ore 14. 

 Ora finalmente le abbiamo potute ammirare alla luce del sole, oltre 150 vetture bellissime, che coprivano la storia dei rally dagli anni '60 alla fine degli anni '90.
Abbiamo scrutato le più note Opel Kadett, Porsche 911, Ford RS 200, Lancia Stratos e Delta, Fiat 131 Abarth, Peugeot 205 T16, Audi quattro e Sport quattro, ma anche vetture meno comuni, come un'affascinante Trabant P800RS gr.A del 1986 o una Jide 1600 del 1972!



Al pomeriggio ci siamo spostati e posizionati lungo la prima prova: il Bosch Super Stage, un circuito sterrato che dal 2012 ha lo scopo di richiamare l'epopea dei Rally Safari.
Ovviamente inizialmente abbiamo scelto il punto in cui era stato allestito il guado mentre successivamente le ultime vetture le abbiamo ammirate in una veloce curva a destra, ricevendo anche buone dosi di polvere...il giusto prezzo da pagare per lo spettacolo offerto!
 






























Terminato il primo passaggio ci siamo spostati nel tardo pomeriggio su una comoda collinetta in prossimità di un'interessante curva prima dell'inizio del bosco, la temperatura è sempre stata buona fino a quando un violento temporale ha rovinato lo spettacolo degli ultimi passaggi ed ovviamente anche la successiva festa in città. Non ci siamo però rammaricati troppo, i fari, la pioggia e la notte hanno reso il tutto ancora più affascinante.

Il secondo giorno, sabato, con molta calma alle 9:46 ci siamo recati alla prova 5 che prevedeva un successivo passaggio pomeridiano alle ore 14:30. Accompagnati da una situazione metereologica alquanto instabile che alternava momenti di vento e pioggia a momenti di sole e calma piatta abbiamo trascorso una fresca ed umida giornata ammirando le vetture in un tratto infossato che prevedeva prima una depressione e successivamente una salita con vari cambi di direzione. Lo spettacolo è stato assicurato anche grazie al manto sdrucciolevole a seguito della pioggia e più di qualche pilota nonostante non tirasse al massimo ha rischiato di andare a fare un giro per i campi adiacenti al percorso.




Terminata l'ultima prova siamo ritornati in paese dove si stavano svolgendo gli ultimi passaggi sul palco, salutando i concorrenti per darsi poi appuntamento alla premiazione finale presentata dal nostro amico e Socio Christian Geistdörfer.
















Durante la premiazione sono stati consegnati dai vari campioni presenti: Walter Röhrl, Timo Salonen, Hannu Mikkola, Arne Hertz, Stig Blomqvist, Sandro Munari e Piero Sodano vari premi.
Uno di questi è stato dato al concorrente più sfortunato: Enda Garvey ovvero il proprietario della Peugeot 405 T16 originale di Juha Kankkunen protagonista nel 1988 al Pikes Peak e tanto attesa all'evento ma che purtroppo a seguito di noie meccaniche non ha potuto essere sfoggiata. Una vettura indimenticabile e resa immortale dalla vittoria di Ari Vatanen in quella competizione e che sono certo avrete ammirato nel filmato Climb Dance.
Il pezzo forte è stato il premio alla miglior vettura presente al Festival: la vettura n°6 guidata da Sandro Munari e Piero Sodano, una originalissima Lancia Stratos del 1977 gr.4, di proprietà di Guido Avandero.
La vettura è stata scelta dai campioni presenti come la migliore in assoluto, un importante riconoscimento per una pietra miliare dei rally: la Stratos ed un marchio: Lancia, che ha fatto la storia dei rally è che oggi è purtroppo praticamente scomparso.










Ovviamente terminata la parte formale, la festa è ricominciata tra festeggiamenti e chiacchiere sulle giornate appena trascorse, tra meccanici, organizzatori e spettatori.














Cosa si può aggiungere?
Nulla, l'esperienza è stata fantastica, l'unica pecca è purtroppo la distanza, 1000km non sono certamente pochi, infatti domenica la partenza per il ritorno è stata alle 6 di mattina, per evitare il più possibile il traffico. Certamente però ne è valsa la pena: tante le emozioni, tante le vetture che mai si erano potute vedere dal vivo e soprattutto in azione, tanti i piloti leggendari presenti che con assoluta naturalezza si mescolavano agli appassionati.
Insomma due ottime giornate tra motori ed appassionati, da ripetere sicuramente se si vuole ancora respirare l'aria dei rally del passato, rally che emozionano quanto le competizioni di oggi o forse anche di più!



Un particolare ringraziamento va al nostro amico nonchè Socio Onorario Christian Geistdörfer per averci fatto scoprire e vivere questa splendida manifestazione.

English Version:


Are you fans of Rally? Do you have a lump in your throat, every time you think over the tremendous Group B of the '80s? Consider the '70s like the “Rally Golden Age”?
Well, the place where you had to find yourself last weekend was Daun. It is a  hilly small village of 8,000 citizens, that is located on the Eifel Rhine’s plateau, West Germany. This was the  location ,where the fifth edition of the Eifel Rally Festival has been staged!
It was for us of Audi Sport Club the first participation, unfortunately we have been there only as audience. It was not a reason to regret  for us, otherwise the show was  unequivocally adrenaline anyway!
As soon as we arrived on Thursday evening we realized, that the atmosphere was imbued with passion.
The whole village has been involved in this spectacular event,  that hogs for three days long the village center  and surrounding hills in a continuous cars parade. 
Those vehicles have been seen live from much people in the past, who has been lucky enough to see them pushed at their most power in person. Instead most of us had to do only with You Tube videos!
Let’s return to our journey: all the experience has been more than what we expected.
Going back to our four-day trip, the whole thing was well above expectations.
We started on Thursday morning  in three guys, with full packed luggage, driving a versatile Audi A4 allroad 2.0 TDI, which was kindly  offered by Audi Italy. The car has demonstrated to be very comfortable and  careful in consumption. It needed 6,5 liters diesel for 100 km. more or less , in other terms a usage of a liter for 16 km.
Along the journey we decided another stop-over!
A short visit to the New Audi Sport headquarters, which is situated in Neuburg an der Donau, near Ingolstadt: we could not avoid it!
We could see up close the new TT, that was engaged in TT Cup and the new R8, a real supercar , that is becoming a even more muscular car. We also observed the guests, that were testing the cars in part of the circuit, which has been enlarge for the occasion. The circuit runs both on asphalt and on dirty road, where all “four rings cars” are developed; the same cars that thrill us fans, when they are competing on the track!
After this first taste of horse power motor, we left to northwest, slowing down only by some queuing, we have done because of several work in progress on the way, as long as we finally arrived in Daun.
At the moment of parking we soon had already realized the atmosphere: motors, passion and legends!
Yes, real legend: both on four-wheel and two legs! We had first a fast visit of the service park among real original autos and high level reproductions. For example, you can’t often see the Ford Sierra RS Cosworth GR.A of 1988 with which Stig Blomqvist won the Rally of Portugal and that he himself would have drive again the next day. Or enjoy the same Audi Sport quattro GR.B, that won the Monte Carlo Rally of 1985 with Walter Röhrl and Christian Geistdörfer, which is now set up with the San Remo livery and has been brought directly from Audi Tradition and that we had the pleasure to exhibit in our stand at the cars fair “Auto e Moto d’Epoca” in 2012.
Then we blended us in the after shakedown party, between pilots, cutlets sandwiches and beer rivers, with the greatest regret of the evening designated driver.
In this atmosphere it has happened to walk among people who have made the history of rallies, such as Christian Geistdörfer, the organizer and promoter of the event, who is  always very kind to us. It is not to forget that he was world rally champion in 1980 and 1982 alongside Walter Röhrl, who also  was there and always accessible with his fans; there were Sandro Munari with his faithful navigator Piero Sodano, who were matadors with the Lancia Stratos in the 70s; Timo Salonen was there too with the legendary Peugeot 205 T16 and also another historic crew: Hannu Mikkola and Arne Hertz, world champions in 1983 too with the 'Audi A2.
The evening let us already realize the friendly and family atmosphere,  that there would be in the following days. After a well deserved rest, on Friday morning we came back from Daun center as planned, where the cars would leave the stage at 14.
 In that time we finally have been able to see them under the sun  light, more than 150 beautiful cars, covering the rally history from the '60s to the late 90s.
We could scan all the most famous: Opel Kadett, Porsche 911, Ford RS 200, Lancia Stratos and Delta, Fiat 131 Abarth, Peugeot 205 T16, Audi 4 and Sport 4, but also less common cars, such as the charming Trabant P800RS GR.A 1986 or 1600 1972 Jide!
In the afternoon, we moved and positioned along the first round: the Bosch Super Stage, a dirty track that from 2012 aims to recall the epic of the Safari Rally.
We chose the place where it was set up it after the ford. After that we admired the last cars in a fast right band,  receiving a large dose of powder too... the right price to pay for the offered show!
After the first step we relocated us in the late afternoon on a comfortable hill near an interesting bend, before the start of the forest. Temperature was always good  until we were caught in a sudden downpour, that ruined the last show passages and the following village party. We did not regret too much, because the lights, the rain and the night let everything more fascinating.
Saturday, the second day, at 9:46 we calmly reach the 5th trial, which provided a change over afternoon at 14:30.
We were in some sort of unstable weather company,  which was changing from windy to rainy periods  and became  sunny and calm again. We spent a fresh air and dumpy day, admiring vehicles, standing in a concave area, where there were first a depression and after that a rise and many direction changes. The show has been granted also thanks to a slippery path caused by the rain. More than one pilot has risked to get off road and visit the near fields, even if he wasn’t pushing the power to the maximum limit.
At the end of  the last race we returned to the village, where they were doing the last phases  on the stage, with the greeting the competitors to give us then the appointment for the final award, that was presented by our friend and member Christian Geistdörfer.
During the presentation few awards have been given from various champions: Walter Röhrl, Timo Salonen, Hannu Mikkola, Arne Hertz, Stig Blomqvist, Sandro Munari and Piero Sodano.
One of those has been given to  the most unlucky competitor: Enda Garvey, in other terms the owner of the original Peugeot 405 T16 of Juha Kankkunen, which has been the key player in 1988 at Pikes Peak and long-awaited for the event, but unfortunately could not be raised, due to mechanical problems. An unforgettable car, that has been kept life by the victory of Ari Vatane competition and, I am sure, you would have admired it in “Climb Dance”film.
The speciality was the 1st award, which has been given for the best car of the festival: the vehicle n. 6 driven by Sandro Munari and Piero Sodano, an original Lancia Stratos Gr.4 1977, owned by Guido Avandero.
The car has been selected from the present champions as the best ever: an important recognition for a milestone rally car: the Stratos and a brand: the Lancia, which has made the history of the rally, but today it is unfortunately almost disappeared.
As soon as the formal part ended, the real party has started again with celebrations and talks about the days just passed, between: mechanics, organizers and spectators.
What could be added?
Nothing! The experience was great; the only flaw is unfortunately the distance: 1000 km are certainly not few, in fact, on Sunday the return departure was at 6 am, to avoid possible traffic problems. But it is worth it, of course: so many emotions, so many cars that had never been able to be seen  live and in action. So many legendary driver participants were there and mixed themselves  with amateurs  in a spontaneous way.
In short terms: two excellent  days between motors and fans.
 It is definitely to be repeat, if you still want to breathe again the past rally spirit, the rally that move air, just like here and now competitions or maybe even more!
A Special heartfelt thanks to our friend and honorary member Christian Geistdörfer for letting us discover and experience  this wonderful event.




Begeistern Sie sich für Rally? Haben Sie einen Kloß im Hals, jedes Mal wenn Sie an die einzigartingen Gruppe B der 80er Jahre denken? Betrachten Sie die 70er Jahre wie die "Rally Goldene Epoche"?
Also, der Ort, wo man sich am letzten Wochenende befinden musste war Daun. Es ist ein hügeliges kleines Dorf von 8000 Einwohner, das auf der Eifelhochebene im Rheinland der Bundesrepublik Deutschland liegt. Dies war der Ort, wo die fünfte Ausgabe des Eifel Rallye Festivals abgespielt hat!
Es war für uns vom Audi Sport Club die erste Beteiligung, leider nur als Zuschauer was wir aber nicht im geringsten bedauert haben,da  aber die Show eindeutig voller Adrenalin war.
Sobald wir am Donnerstagabend ankamen, realisierten wir, dass die Atmosphäre mit Passion erfüllt war.
Das ganze Dorf hat sich an diesem spektakulären Ereignis beteiligt,dass für drei Tage  das Dorfzentrum und die umliegenden Hügel in einer kontinuierlichen Autos Parade monopolisiert hat
Viele hatten das Glueck diese Wagen , in ihrer Zeit ,bis ans aeusserste Limit angetrieben zu sehen,aber
die meisten von Ihnen mussten sich damit begnuegen sie in  You Tube Videos zu bewundern.
Um auf unsere vierteagiege Reise zurueck zu kommen hat alles unsere Erwartungen weit ueberschritten.
Wir sind am Donnerstagmorgen zu dritt, mit vollgepackten Koffern in  einem wendigen Audi A4 allroad 2.0 TDI , der uns freundlicherweise von Audi Italien angeboten wurde,losgefahren. Das Auto hat sich als sehr komfortabel und als mäβig in Verbrauch bewiesen. Es benötigt rund 6,5 Liter Diesel auf 100 km. In anderen Worten eine Dieselsnutzung von 1 Liter für 16 km. Es  war ein Geschenk des Himmels,wenn man bedenkt ,dass wir in vier  Tagen ungefaehr 2500 km befahren haben.
Auf der Reise hatten wir uns einen zweiten Zwischenstopp vorgenommen ! Ein kurzer Besuch in der neuen Audi Sport Zentrale, die in Neuburg an der Donau liegt, in der Nähe von Ingolstadt. Das konnten wir unmoeglich umgehen.
Wir hatten di Mӧglichkeit aus naechster Naehe den neuen TT zu sehen,eingespannt mit dem TT-Cup  und auch den neuen R8 , ein echter ,immer muskoloeser,Supersportwagen,. Wir beobachteten auch die Gäste, die die Autos,in einem fuer diesen Anlass erweiterten Teil der Rennstreccke testeten.Eine Rennstreccke die  sowohl auf Asphalt als auch auf steiniger Strasse gefahren wird und wo alle Wagen mit den vier Ringen ,die so viele begeistern und passionieren wenn sie in der Piste sind ,entwickelt werden.
Nach diesem ersten Vorgeschmack von Pferdestärken,sind wir Richtung Nordwesten weiter gefahren und  nur durch einige Staus auf Grund von Bauarbeiten verlangsamt sind wir endlich in Daun angekommen.
Sofort nachdem wir das Auto im Zentrum geparkt hatten,konnte man spueren was in der Luft lag: Motoren, Leidenschaft und Legenden!
Ja, echte Legende: sowohl auf vier Reifen als auch auf zwei Beinen. Wir haben zunächst einen schnellen Besuch im Servicepark unter absolut originalen Wagen als auch Nachbildungen von hoechstem Niveau. Zum Beispiel geschieht es nicht oft einen Ford Sierra RS Cosworth Gr.A 1988, mit dem Stig Blomqvist die Rallye Portugal gewann und den er selbst am nächsten Tag wieder gefahren haette,zu sehen.. Oder  den gleichen Audi Sport 4 Gr.B, der die Monte Carlo Rallye in 1985 mit Walter Röhrl und Christian Geistdörfer gewann, der jetzt nun mit der San Remo Livree ausgestattet ist,zu bewundern. Er wurde direkt von Audi Tradition gebracht, wo wir  das Vergnügen hatten, ihn in unserem Stand auf den Autos Messe "Auto e Moto d'Epoca" im Jahre 2012 auszustellen
Dann haben wir uns unter das Fest das auf den shakedown zwischen Piloten, Koteletts ,Sandwiches und Fluessen von Bier folgt gemischt, mit dem größten Bedauern des fuer den Abend ernannten Fahrers.
In dieser Atmosphäre kam es vor zwischen Persoehnlichkeiten wie Christian Geistdörfer, dem Veranstalter und Promoter der Veranstaltung, der immer sehr nett zu uns gewesen war ,zu spazieren und nicht zu vergessen, dass er Rallye-Weltmeister  1980 und 1982 neben Walter Röhrl gewesen ist, der auch da war und immer disponibel fuer seine Fans ist.  Sandro Munari mit seinem treuen Navigator Piero Sodano, die beiden Matadoren mit dem Lancia Stratos in den 70er Jahren; Timo Salonen, mit dem legendären Peugeot 205 T16 auch da und ausserdem eine andere historischen Crew: Hannu Mikkola und Arne Hertz, Weltmeister im Jahr 1983 ebenfalls mit dem "Audi A2“.
Der Abend hat uns schon die freundliche und familiäre Atmosphäre, die auch in den naechsten Tagen gefolgt ist, spueren lassen.. Am Frreitag Morgen ,nach einer wohlverdienten Rast sind wir, wie nach Programm, in das Zentrum von Daun zurück, wo die Autos die Bühne bei 14 zu verlassen wuerden.
Jetzt endlich waren wir in der Lage, die Autos bei Sonnenlicht zu bewundern: mehr als 150 schöne Autos,die die  Rallye-Geschichte aus den 60er Jahren bis in die späten 90er Jahre ausgemacht haben.
Wir haben alle die berühmtesten: Opel Kadett, Porsche 911, Ford RS 200, Lancia Stratos und Delta, Fiat 131 Abarth, Peugeot 205 T16, Audi 4 und Sport 4 esaminiert aber auch weniger bekannte Autos, wie dem charmanten Trabant P800RS GR .ein 1986 oder 1600 1972 Jide!
Am Nachmittag fuhren wir umnseren Stellplatz geaendert und uns enlang der ersten Runde entlang posizioniert: die Bosch Super-Bühne, einesteinige Strasse, die ab dem Jahr 2012 darauf abgezielt ist den Epos der Safari-Rallye wieder zurueck zu rufen.
Natuerlich haben wir anfangs den Punkt ,wo die Furt allestiert war gewaehlt aber danach haben wir die letzten Autos in einer schnellen Rechtskurve bewundert, wo wir auch eine reichliche Dosis von Pulve rerhalten haben... den richtigen Preis für die angebotenen Show!
Nach dem ersten Schritt sind wir am späten Nachmittag auf einem bequemen Hügel in der Nähe einer interessanten Kurve,am Anfang des Waldes umgezogen. Dir Temperatur war immer gut, bis ein haeftiges Gewitter  die Show  im letzten Teil und das folgende Dorffest ruiniert hat. Wir haben das allerdings nicht zu zu sehr bedauert, weil die Lichter,der Regen und die Nacht alles noch faszinierender haben werden lassen.
Samstag, der zweite Tag, haben wir ganz gemuetlich um 9:46 ,  den  Test 5  erreicht, wo ein weiterer Durchgang  um 14:30 Uhr vorgesehen war.
Begleitet von einer unstabilen Wetteratmosphere wo Wind und Regen sich mit Sonne absoluter Windstille abgewechselt haben,verbrachten eine frische und feuchten Tag an dem wir die Fahrzeuge in einer konkaven Bereich, wo es zunächst eine Depression  und danach ein Anstieg und viele Richtungsänderungen vorgesehen waren. Die Show war gesichert durch den schlueffrigen Strassenmantel  nach den Regen  und mehr als ein Pilot hat riskiert, auch wenn er nicht bis zum aeussersten durchgezogen hat, eine Runde in den angrenzenden Feldern zu drehen.

Am Ende des letzten Rennens kehrten wir in das Dorf zureuck, wo sie die letzten Phasen auf der Bühne abwickelten, mit der Begruessung der Teilnehmer, um sich dann Termin zur  Endpreisverleihung, durch unserem Freund und Mitglied Christian Geistdörfer zu geben.
Waehrend der Preisverleihung wurden einige Auszeichnungen von verschiedenen Meistern wie: Walter Röhrl, Timo Salonen, Hannu Mikkola, Arne Hertz, Stig Blomqvist, Sandro Munari und Piero Sodano ,vergeben.
Einer von den Preisen war fuer den gluecklosesten Konkurrenten : Enda Garvey, mit anderen Worten der Inhaber des Peugeot 405 T16  original von Juha Kankkunen, Protagonist im Jahr 1988 am Pikes Peak und heiss erwartete bei diesem Ereignis, aber leider konnte, aufgrund von mechanischen Problemen,nicht damit geprunkt werden. Ein unvergessliches Auto, das unsterblich durch den Sieg des Ari Vatane Wettbewerb geworden ist und, ich bin sicher, Sie es in "Climb Dance" Film bewundert haben.
Die staerkste Stueck war die erste Auszeichnung, die für das beste Auto des Festivals: das Fahrzeug n. 6 von Sandro Munari und Piero Sodano, ein Original Lancia Stratos Gr.4 1977  im Besitz von Guido Avandero
Das Auto wurde von den anwesenden Meistern als das beste überhaupt gewaehlt.Eine wichtige Anerkennung fuer einen Meilenstein des Rallys. Stratos hat die Geschichte der Rallye gemacht hat, aber ist heute leider fast verschwunden.                                                                                                                                                Natuerlich ist nach dem formellen Teil die wirkliche Party wieder gestartet, zwischen Mechaniker, Organisatoren und Zuschauern die über die Tage gerade verbrachten Tage  sprachen.
Was könnte noch hinzugefügt werden?
Gar nichts! Die Erfahrung war fantastisch,; der einzige Fehler ist leider die Distanz: 1000 km sind sicherlich nicht wenig und deshalb war  am Sonntag  der Start zur Rückkehrabreise  um 6 Uhr morgens , um mögliche Verkehrsprobleme zu vermeiden. Aber es lohnt sich, natürlich: so viele Emotionen, so viele Autos, die man nie lebendig und in Aktion sehen konnte und dazu so viele legendäre Fahrer die sich auf ganz spontane Weise und Natuerlichkeit mit Amateuren vermischt haben.
In kurzen Worten: zwei hervorragende Tage zwischen Motoren und Liebhabern, auf jeden Fall  zu wiederholen, wenn ma mal wieder Rallyluft der Vergangenheit atmen möchte. Rallys die Emotionen hervorrufen  wie die heutigen Wettbewerbe oder vielleicht sogar noch mehr!
Ein besonderen herzlichen Dank an unseren Freund und Ehrenmitglied Christian Geistdörfer, der uns diese faszinierende Veranstaltung entdecken lassen hat.