Prealpi Master Show 2017

Prealpi Master Show 2017
Andrea ZIPPO Zivian, Fabio Ceschino - Audi quattro - fotografia gentilmente concessa da Marco Forese

venerdì 29 luglio 2016

Eifel Rallye Festival 2016, non potevamo visitarlo in modo convenzionale!!!

Quando il nostro amico e Socio Christian Geistdörfer ci ha chiesto se saremmo tornati a Daun per la sesta edizione dell' Eifel Rallye Festival, la risposta fu scontatamente un: "ma certo che sì!!!"; però ci dispiaceva partecipare, ovviamente da spettatori, in modo anonimo, non era da Audi Sport Club - Italia, bisognava inventarsi qualcosa di particolare, di storico e che dimostrasse un attaccamento e conoscenza del marchio a quattro anelli, insomma dovevamo progettare qualcosa per l'occasione.








Non c'è voluto molto, la notizia dell'uscita della nuova Audi A4 su piattaforma b9 si conciliava perfettamente con il restauro di un' Audi 80 b1 berlina di colore corallo.


In verità non stiamo parlando di una semplice Audi ma, per essere ligi alla storicità, di un' Auto Union NSU Audi 80 GL del 1974, vettura ferma dal lontano 2006 e che ha subito un completo restauro sia di meccanica che di carrozzeria, pronta sulla carta per attraversare le Alpi e sfrecciare, compatibilmente con le sue prestazioni, sulle Autobahn tedesche per toccare Ingolstadt e poi giungere a Daun, teatro del Festival!



L'idea di affrontare un viaggio di 1000 km con la capostipite e l'ultima nata del segmento B, messaci gentilmente a disposizione da Audi Italia, rappresentava un divario tecnologico di oltre 40 anni ed era perfetto per celebrare l'affidabilità e la storia del marchio dai quattro anelli.

In cinque ci siamo così messi in viaggio mercoledì 20 Luglio alle 7 di mattina, per sfruttare quanto più possibile il fresco mattutino, altri 6 soci ci avrebbero raggiunto in aereo nei giorni successivi a Daun.


I chilometri verso Ingolstadt, tappa obbligata per celebrare l'impresa, si sono susseguiti senza particolari intoppi, nonostante la temperatura torrida, sempre attorno ai 35 gradi, l' Audi 80 procedeva speditamente ad una media attorno ai 100km/h e con un consumo di 14/15 km/l, una velocità che ha così consentito all' A4 di consumare circa 5 litri per 100km e di essere ancora più parca nei consumi di quanto già il 2.0TDI non sia normalmente.


Giunti subito dopo pranzo nella città sulle rive del Danubio, siamo stati felicemente accolti per una rapida visita all' Audi forum, le vetture tra la curiosità generale sono state fatte posteggiare nella piazza antistante e prontamente il tutto è stato documentato sulla pagina facebook dell' Audi Forum Ingolstadt.




Mancando però ancora circa 500km a Daun, subito dopo pranzo siamo ripartiti verso la cittadina della Renania-Palatinato, raggiungendola senza problemi dopo cena, nonostante qualche coda e la batteria della b1 che per la vetustà abbiamo preferito sostituire perchè non dava garanzie di affidabilità.








L'indomani mattina, giovedì, il Festival aveva già acceso i motori, il centro del paese era un brulicare di appassionati, piloti, meccanici e giornalisti che si districavano tra i gazebo delle assistenze, ognuno intento ad una propria missione, chi per preparare alla perfezione la vettura per lo shakedown del pomeriggio, chi per documentare le vetture presenti, chi in cerca del proprio idolo per conquistare un autografo.









La cosa che è spiccata subito all'occhio rispetto all'anno scorso è stata la
presenza di ben quattro prototipi Gruppo S rappresentanti le case: Audi, Toyota, Opel e Ford oltre alla massiccia presenza delle vetture Gruppo B, oltre 60, complice la celebrazione dei 30 anni dal loro ultimo campionato; vetture che di lì a poco avremmo visto impegnate nello shakedown soprannominato Mantaloch, dovuto alla sfortunata sorte di non meno di 7 Opel Manta che nel 1993 uscirono nello stesso punto della prova.






In serata sul palco vi è stata la presentazione vera e propria degli ospiti da parte di Christian Geistdörfer.
Alle presenze abituali e di primo piano come Walter Rörhl, Stig Blomqvist ed Harald Demuth, presenti già diverse volte in passato se ne sono aggiunte di nuove tra cui quella del nostro Miki Biasion, tutti campioni accolti tra gli applausi degli appassionati.

Venerdì mattina siamo ritornati in centro a Daun, la presenza di pubblico era ancora maggiore, complice la sessione d'autografi, le vetture erano in preparazione per la prima prova del primo pomeriggio, la Bosch Super Stage, un percorso di 8 km costituito per l' 88% di sterrato che grazie alla generosità di Christian abbiamo potuto seguire dall' area VIP, con le vetture che passavano a pochi metri, ma in tutta sicurezza, coccolati da birrette fresche e wurstell cucinati a ripetizione.





Terminata la prova eravamo carichissimi e pronti per assistere alla parata che precedeva la seconda prova ad Hilgerath, l'occasione per assistere al passaggio di vetture come l' Audi Gruppo S proveniente direttamente dal Museo Audi di Ingolstadt, l'originale Peugeot 405 Pikes Peak condotta alla vittoria nel 1988 sul Pikes Peak da Ari Vatanen o la Porsche 953 della Parigi Dakar del 1984 e tante altre era imperdibile e ci ha tenuti incollati sulla nostra postazione fino al passaggio dell'ultima vetture ben oltre le 10 di sera.


Sabato ci siamo recati alla prova 5 Lehwald-Allscheid in mattinata ed alla 7 Demerath-Winkel nel pomeriggio, sempre accompagnati da una pioggia intensa che di tanto in tanto con un abbondante scroscio riportava l'umidità a livelli veramente fastidiosi, mentre in serata siamo tornati nel centro di Daun per assistere al rientro delle vetture ed alla premiazione finale presentata da Christian Geistdörfer.









Il premio più importante riservato alla vettura scelta dai Campioni è passato dalla detentrice dell'anno scorso: la Lancia Stratos HF di Guido Avandero nelle mani di Fernando e Dario Garrido per la loro Peugeot 205 T16 del 1985 e consegnato dalle mani del pluricampione del mondo Miki Biasion.









La miglior vettura originale è stata giudicata la numero 103, l' Audi Sport quattro S1 di Wolf-Dieter Ihle e Sven Betz, mentre la miglior replica è stata la Mazda RX-7 del 1984 di Yves Loubet e Jean Luc Bolla caratterizzata dal motore rotativo Wankel, che ha ricevuto il premio dalle mani di Harald Demuth, campione del passato ed oggi rappresentante di Audi Tradition.

E' stato anche consegnato il premio all' ambasciatore del rally: John Davenport, premio che è stato ritirato da Yvonne Mehta dalle mani di Stig Blomqvist, per concludere è stato anche assegnato il premio all'equipaggio più "sfortunato": Oliver e Marc Hermans che sono rimasti appiedati a 200m dalla fine del rally dalla loro feroce Trabant P 800 RS, che hanno spremuto per tutte le prove del finesettimana.


Terminate le premiazioni abbiamo finalmente potuto incontrare i nostri amici: Christian, Miki e Stig, assieme alla moglie Åsa, per poter chiacchierare davanti ad una rilassante birra, godendoci i vari aneddoti e racconti riguardo la loro carriera.

Purtroppo però l'incantesimo è stato interrotto dal pensiero dell'indomani mattina, la sveglia particolarmente precoce ed i quasi 1000km di viaggio, che sono stati affrontati fortunatamente con una temperatura più mite rispetto al viaggio d'andata. 





Complice il non doversi fermare ad Ingolstadt abbiamo scelto la strada più breve evitando di passare quindi per Monaco ma dovendoci così inerpicare sul Fernpass a 1212m, che nonostante la notevole presenza di rallentamenti è stato agevolmente affrontato dal motore di 1500cm3 della ultraquarantenne Audi 80 b1.





Siamo ritornati a Vicenza alle ore 21 dopo circa 2350km di viaggio, accompagnati dal ricordo dei giorni passati a Daun per seguire l'Eifel Rallye Festival, dalla consueta ospitalità di Christian Geistdörfer e dai tanti cenni di saluto e dalle clacsonate ricevute durante il viaggio per farci i complimenti per la nostra vettura d'epoca, messaggio che chiaramente ci fa comprendere come anche una semplice e comune vettura degli anni '70 possa stimolare la curiosità, l'interesse e la simpatia delle persone.



Ora non resta che pensare a quale veicolo impiegare per raggiungere Daun per l'edizione 2017.






JNS

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